martedì 9 settembre 2008

Martedì 19 agosto mi sveglio frastornato. La gola stava meglio e davanti allo specchio le mie tornsille erano solo leggermente arrossate, il gonfiore era sparito, ma non mi reggevo in piedi. Penso alla stanchezza, ai sintomi influenzali. Lasciamo l'ostello, prendiamo un cappuccino e saliamo in macchina direzione Dresda, penultima tappa del nostro viaggio. Maciniamo 170 km. Una volta arrivati nella Firenze dell'Elba non ci è difficile trovare il centro. Ci si para davanti una zona completamente rinascimentale e curatissima. Pulita e luccicante, Dresden ci abbraccia con una serie di edifici e strade che tolgono il fiato.


Frauenkirche


Residenzschloss

Compro una mappa della città, dobiamo cercare Louisenstrasse, lì c'è il nostro ostello. In questo modo alimento anche la mia collezione di city map. L'Elba, il fiume che attraversa questa incantevole cittadina, regala al paesaggio 2 personalità. Nella zona centrale si respira arte e ricchezza, intesa sia nel senso culturale che economico. Al di là del fiume, l'atmosfera cambia e sembra di trovarsi in tutt'altro posto: centinaia di locali, pub e birrerie; freakkettoni in bicicletta, murales sui muri.


Chiesa luterana


Louisenstrasse

Di fondo c'è comunque un senso di ordine e pulizia. Questa zona della città, pur rappresentando l'alternativa giovane e avanguardista, non è trasandata o lasciata se stessa. Pur essendo un grande punto d'aggregazione, mantiene una certa compostezza. Il nostro ostello ci accoglie divinamente, ma possiamo effettuare il check in solo dopo le 14:00. Così torniamo in centro e decidiamo di andare a mangiare qualcosa. Ho una sete immonda e allo snack bar consumo 3 coca cola da 0,5 litri...ma non ho fame. La dottoressa mi aveva detto di mangiare prima di prendere l'antibiotico e così con una lentezza a me totalmente inusuale, mando giù un panino con hamburger. Ritorniamo in zona Neumarkt Platz ed entriamo a visitare la splendida chiesetta, melting pot del turismo. All'esterno è brillante, ma la vera sorpresa è dentro. Una seria infinita di decorazioni pastello mi danno la sensazione di essere entrato all'interno di una torta di compleanno.


All'interno della torta


La cupola

Non è molto grande, ma è particolare, fuori quadrata, dentro circolare. E durante l'esplorazione avvicino un anziamo signore con una gigantografia in mano: è un volontario che mi spiega, attraverso un'immagine, come fosse internamente la chiesa fino al 2003. Un relitto. Dal 2003 al 2006 è stata completamente ristrutturata, lavori che hanno anche interessato tutta la zona circostante, trasformandola in una grande isola pedonale. Edifici ristrutturati, viabilità modernizzata. Una trasformazione enorme, avvenuta in soli 3 anni e costata molto in termini economici. Sempre a detta dell'anziana guida. Non mi stupisco più di tanto, le vetrine dei negozi all'esterno sono tutte fuori dalla nostra portata monetaria: Rolex, Mont Blanc, Patek Philippe. Dresda è una citta ricca. La conferma arriva in ostello, dove per 1 notte in camera mista (ovviamente) da 10 posti, spendiamo poco meno di 30 euro. A testa. Però è bellissimo. La nostra camera è spaziosa e luminosa, i bagni, in comune, sono pulitissimi e c'è un sacco di gente simpatica. Notiamo subito che i letti a castello sono parecchio alti. E ciccio ovviamente sceglie la branda di sotto. L'arrampicata non è facile e sistemare le lenzuola è ancora più arduo, ma alla fine, una volta sistemato, il materasso risulta comodo. E ci facciamo un sonnellino. Mentre dormiamo inizia a piovere. Al risveglio, dopo una doccia calda, decidiamo comunque di uscire. Ma varcata la soglia della camera..nausea per me! Ci mancava solo questa. Emiliano mi rincuora, magari è un effetto degli antibiotici. Decido di fidarmi, le istruzioni della medicina sono solo in ceko. Come solo tedesco parlano a Dresda. Non è facile ordinare e farsi capire, ma alla fine una grigliata di carne davanti a ciccio c'è. Davanti a me solo un bicchiere di coca cola. Ho lo stomaco chiuso, solo una sete incredibile.


Il contorno di verdure e fragola della carne di ciccio

Smette di piovere e passeggiamo a lungo per le vie deserte del centro, la Dresda bene a mezzanotte è già a dormire.


Neumarkt Platz e Frauenkirche


Museo del Cinema di Dresda

Torniamo dalle nostre parti, ma in giro non c'è nessuno, sarà stata la pioggia o il fatto che fosse martedì. In camera, una piacevole sorpresa: 7 letti su 10 sono osccupati da donne. Mi innamoro di una inglese, ma sto a pezzi e a parte un sorriso da ebete, non riesco a muovere nessun altro muscolo. Così non va bene. Con uno sforzo disumano, me ne vado in arrampicata libera fino in cima al castello. Mi giro dalla parte opposta alla britannica e due ragazze spagnole conversano tra loro. In tanga e reggiseno. Il 99,99% avrei tentato l'abbordaggio. La sera del 19 agosto 2008 per me si è concretizzato quello 0,01%. Incredulo, affondo la testa nel cuscino e aspetto Morfeo.
[continua]

2 commenti:

francescobiraschi ha detto...

Ue dovevi stare troppo male!!!

HeMO! ha detto...

Dott. Biro, stavo uno schifo!