domenica 5 ottobre 2008

Questo post racconta l’avventura di un gruppo di amici all’Oktoberfest 2008: lo troverete anche nel blog di Cristian e Stefano, identico nel testo scritto a 12 mani, differente nelle immagini.

Che fosse un’esperienza da fare ce l’avevano detto in molti, in tanti però, ci mettevano in guardia dalle risse e dagli ubriachi molesti. Il viaggio per Monaco di Baviera l’abbiamo prenotato il 20 giugno. O meglio, il volo è stato prenotato in quella data, salvo poi arrivare in Baviera senza una casa, un ostello o albergo dove dormire. Armati di tende e senza buon senso, la mattina del 27 settembre un’allegra comitiva si incontra alla stazione di Roma Tiburtina.


L'allegra comitiva

Emiliano, deciso a bere per tutti gli amici rimasti a Roma; Sasà, talmente ottimista dopo giorni e giorni passati a controllare la situazione meteo in Europa e quindi capace di partire senza sacco a pelo; Stefano, stakanovista nel lavorare anche la mattina prima della partenza; Cristian e Aldino partiti con il livello ormonale oltre i limiti consentiti; Paoletto: il tour manager della banda, l’unico convinto dall’inizio, da quando il viaggio era a malapena in fase embrionale, che dormire in tenda aldilà delle Alpi fosse la soluzione ottimale e più giusta ai nostri problemi d’alloggio. Talmente convinto da risultare convincente. Purtroppo.

Ciccio e Paoletto

Io e Cristian

Stefano e Aldino

Superata per un pelo la crisi Alitalia, il nostro aereo vola fino a Monaco e alle 17:30 siamo alla ricerca del campeggio. Perché il tour manager ovviamente si era fatto solo dire dai suoi amici che a Monaco ci sono 2 campeggi. Senza preoccuparsi di farsi indicare dove. Per fortuna che in metropolitana una signora, una signora ubriaca, ci ha indirizzato verso la zona cittadina giusta. E così, dopo aver sfiorato un accampamento di punkabbestia, rischiato di accamparci in prato libero e camminato per un paio di kilometri con gli zaini sulle spalle, finalmente troviamo il Campingplatz Munchen–Thalkirchen.

Una meravigliosa immagine di Stefano, campeggiatore modello

Il parco Thalkirchen è una foresta all’interno di Monaco attraversata da un fiume: condizioni ideali per pernottare in tenda. Intorno alle 19:00 le nostre tende sono su, per la prima notte all’Oktoberfest decidiamo di utilizzare il servizio navetta offerto dal camping, modo pratico e sicuro per raggiungere la zona di Theresienwiese dove si svolge la festa. Impieghiamo pochi minuti, l’autista guida bevendo birra e passando con il rosso…L’impatto è strano: un immenso parco giochi pieno di luci e colori, stand che vendono cibi più o meno sani, bancarelle ricche di merchandising e 6 immense strutture in legno, tante quante sono le industrie della birra a Monaco.

Puntiamo subito il casermone targato Paulaner, c’è una fila assurda e non riusciamo ad entrare, proviamo al Lowenbrau, idem, ressa enorme. Ci spostiamo a quello del Hacker – Pschorr, la fila è più breve, dopo 10 minuti siamo tutti dentro. Incredibile.

Gente sui tavoli, sulle panche, torpedoni umani che ballano, cantano, si abbracciano. Restiamo folgorati dall’impatto visivo, durissimo e bello al contempo. Una cameriera vestita con il tipico abito bavarese ci porta 6 enormi boccali di birra.

La foto testimonia la relazione tra Stefano e la bionda

Stefano e Ciccio: birraaaa!

One man show

Sasà e Ciccio: la lucidità inizia a scemare...

Indovinate a cosa sta brindando Cristian...

Inizia il delirio, ci avviciniamo ad un tavolo riusciamo a trovare un po’ di posto. La bionda va giù che è un piacere, scende in gola senza sforzi. Pagheremo a fine serata questa facilità.

Aldino, Cristian e la scalata all'arte moderna(con polizia al seguito...)

Nessuno di noi è stato male, ma tutti brilli si, alticci e più caciaroni del solito, amici di tutti e di tutte, nell’alcova della perdizione non conosciamo limiti fino a mezzanotte. Quando la festa è finita, facciamo parte di un’ordinata fila che va a prendere la metropolitana. Arriviamo in campeggio tra la nebbia, le nostre tende sono bagnate come fosse piovuto fino a pochi istanti prima del nostro arrivo. Paoletto inizia a raccogliere la prima dose abbondante di insulti. Dormire è quasi impossibile, troppo freddo viene dal suolo, troppo umida l’aria che c’è intorno. Una sofferenza durata fino alle prime luci dell’alba. I primi tiepidi raggi solari fanno sprofondare tutti in uno scomodo sonno profondo. Il risveglio è brusco, l’aria pizzica sul viso, i bagni sono paragonabili ad un letamaio. Paoletto incassa la seconda dose di insulti, corposi e densi. Per fortuna sappiamo ridere delle nostre disavventure. Una doccia bollente ci risistema, è una solare domenica settembrina quella che ci fa visitare Monaco, non prima di aver commesso un piccolo furto: 2 materassini, quelli da mare, sottratti a qualche sprovveduto e finiti casualmente nella tenda di Sasà e Paoletto. Mors tua vita mea.

Foto artistica opera di Cristian...

Marienplatz

Marienplatz è molto bella, piena di gente colorata e colorita, sono le 13:30 entriamo in una sorta di ristobar, intorno a noi la gente sta pranzando, noi ordiniamo la colazione. Il conto segnerà qualche centesimo oltre i 56 euro totali...

Quelli che vanno all'Oktoberfest a fare i piacioni...

Il materasso umano: test di verifica

Aaaaaaaahhhh

Passeggiamo senza una meta, riposiamo in riva al fiume scaldando le ossa sui ciottoli caldi e intorno alle 17:30 decidiamo di tornare a Marienplatz, prendere la metro e andare alla festa. Fermandoci nel mezzo del cammino ad un Mac Donald’s, per consumare l’ennesimo pasto insano. Perché come direbbe Stefano “in 2 giorni ce saremo magnati un maiale intero!”.

Foto artistica opera di Sasà

E’ presto, riusciamo ad entrare senza difficoltà nello stand Paulaner. La scena si ripete, le bionde vanno che è una favola, e approfittando di questa facilità alcolica ci impadroniamo di un corridoio tra i tavoli e letteralmente conquistiamo il territorio, così diventando l’attrazione principale del vicinato.

"Tanta lana e tanta birra insieme non si erano mai viste"

Paoletto, lui si che scopa!

Il “grande” Aldino da vita ad uno show fantastico risultando il vincitore della serata…e Cristian a seguire senza troppo gap. Insomma, anche in terra tedesca ci facciamo praticamente conoscere da tutti.

Nell'alcova della perdizione...

Qualcuno anche troppo…tanto che Paoletto rischierà il colpo grosso. Resteremo dentro fino alle 23:00 circa, poi ci spostiamo nello stand della Hacker-Pshorr e incontriamo alcuni amici di Pontelandolfo: dobbiamo aspettare la mezzanotte, Aldino a quell’ora festeggerà i 30 anni. Dallo stand ci mandano via, loro chiudono prima.

Cristian, la sicurezza del posto e Sasà: beer power

Un caratteristico Stefano

Ma siamo fortunati, alle 23:50 riusciamo a trovare un posto aperto, o meglio, un posto dove ancora vendono un prosecco e alle 00:00 brindiamo al nostro amico “so long as short”. E decidiamo di infliggergli una piccola punizione. Lo portiamo a Marienplatz e dopo averli lavati (!) riempiamo d’acqua di fonte 2 boccali da un litro che erano caduti nello zaino di Sasà. Uno lo abbiamo bevuto in 5, l’altro Aldino da solo… in fondo per fare qualcosa di trasgressivo devi bere acqua!

AUGURI ALDINO!!!

Brindisi 1

Brindisi 2

brindisi 3

Brindisi 4

Brindisi 5

Purtroppo non l'hanno arrestato

Il povero Aldino oltre al freddo, ha avuto un altro motivo per non dormire. Sasà sul suo materassino stava una favola. Lunedì mattina erano tutti svegli tranne lui, imperterrito a dormire. Si alzerà dopo le 11:00, con lo stemma dell’Invicta stampato in viso. Un cuscino d’emergenza come un altro.

Un impaziente Ciccio, aspetta Sasà

Lasciamo il campeggio, regalando a Paoletto un’altra abbondante dose di insulti che a pensarci bene potrebbero anche essere ingiustificati: con un budget ridottissimo, la vacanza era veramente “all inclusive”. Il gruppo torna compatto a Marienplatz, consuma un’altra colazione, sempre intorno alle 13:30, termina gli ultimi acquisti e con calma si dirige in aeroporto.

In Italia Corriere&Gazzetta, in Germania Bild


L'ultima birra

L'ultimo wurstel

Check-in, 60 minuti di volo poi il trenino fino alla stazione Tiburtina, dove incredibilmente ad aspettare c’è il 111 che lascia tutti sotto casa.Lo zaino al ritorno sembra più pesante: per i gadget comprati o “non comprati” che tutti abbiamo, per la tenda rimediata da Aldino, per le nuove persone conosciute che comunque ci girano per la testa e per il cu…ore ovviamente!!!Per riassumere:

tutti i partecipanti a questa spedizione punitiva sono vivi! ..e non è poco..

Riportiamo l’elenco delle ferite presenti sul corpo dei pistola al rientro in terra natia:

fegato in free stile che grida vendetta alla terra tedesca..

occhi gonfi e pisti come l’uva

reni piccoli come due noci pronti per essere cacati..

capelli che chiedono asilo politico alle piattole

piedi che concorrono contro il miglior gorgonzola francese dell’anno

bocca con fiatella annessa detta uragano de Dio

ginocchio aaaaaahhhhhhh

mani levigate dai boccali pieni di litri e litri di birra

neuroni non ci sono più…peccato..

polmoni ricchi di brezza frizzantina acqua e umidità …

Le conclusioni..fatele voi... intanto i pistola sono pronti per una nuova avventura….sssbbbeeefffff.. con un motto: u la là u le lè se plù fa si…encantado…


14 commenti:

francescobiraschi ha detto...

Oramai i racconti vacanzieri del Sasà sono meglio di mille Routard e Lonley Planet messe assieme!!!
Apritela pure tu una collana di viaggi....Sasa's trip!!!!
Daje

HeMO! ha detto...

Daje Biro, per l'Oktoberfest dell'anno prossimo organizziamo una spedizione punitiva di GU!

Anonimo ha detto...

Per l'organizzazione avete i miei contatti...

HeMO! ha detto...

Magari anche no...

Anonimo ha detto...

Sono Commosso

HeMO! ha detto...

Ti commuovi per tutto ormai!

Anonimo ha detto...

u la la u le le se plù fa si...encantado..

HeMO! ha detto...

Grande Aldino!

Anonimo ha detto...

Per me Cristian dice "sono commosso" per non dire "mi sto masturbando".

Anonimo ha detto...

dati i livelli ormonali del dottor Umbro credo che l'ipotesi sia abbastanza plausibile!!!

HeMO! ha detto...

Quindi è masturmosso!

Anonimo ha detto...

E' solo l'inizio....
La tempesta deve ancora arrivare!

HeMO! ha detto...

Suona come una minaccia!
Io in Spagna non ti ci voglio!

Anonimo ha detto...

E io ci vengo lo stesso!