venerdì 18 luglio 2008



Probabilmente il miglior film sul movimento. Non ricordo pellicole superiori all'opera di Alexander. Critica, onesta nella descrizione, senza falsi moralismi o condanne di sorta verso quella che gli ultrà considerano la mentalità. Eppure, tentativi di descrizione ce ne sono stati parecchi. Dal mediocre ed italiano "Ultrà" di Tognazzi, film senza arte nè parte, fino al ceko "Perchè" di Smyczek. Tutti film impegnati a gettare fango su quei tifosi che nel calcio hanno ritrovato la fede. Il film di Alexander ha una trama molto semplice, ma non per questo superficiale. E' una telecamera che riprende lo spirito di gruppo, le birre, gli scontri, l'origine tribale dell'uomo. E' un pugno nello stomaco che ti fa capire che "non sei di vetro", è una rinuncia la moralismo. Forse gli scontri sono un pò troppo spettacolarizzati, ma tutto sommato va bene così. Quando si azzuffano 30 persone contemporaneamente, qualcosa di esagerato succede sempre.
"non si tratta di sapere se i tuoi amici ti guardano le spalle, ma si tratta di sapere che tu guardi le spalle dei tuoi amici..."

2 commenti:

francescobiraschi ha detto...

Ma Eliah Wood già Frodo Baggins è credibile nei panni di un ultrà?!?!

HeMO! ha detto...

Incredibilmente credibile: il mutamento di espressione durante il film è stupefacente, si cala nel personaggio in modo fantastico.