venerdì 9 maggio 2008



Ieri pomeriggio prima di uscire ho inviato il mio curriculum vitae numero 1500 (escluse le candidature tramite monster e infojobs) in poco meno di 2 anni, cioè da quando non ho più un'occupazione stabile. E per stabile intendo un contratto a progetto durato 4 mesi con proposta di rinnovo a 700 euro
lorde al mese, 10 ore quotidiane a Fiano Romano, esattamente a 42 km da casa mia. Solo andata. Roba che neanche la benzina. Al momento in cui scrivo, ho ottunuto 172 risposte di cui 163 automatiche, 1 di failure notice e le restanti 8 articolate in due righe di testo dal contenuto chiaro: "le faremo sapere" alias "nun ce servi, nun rompe er cazzo". Lo spunto per questo post me l'hanno fatto venire in mente 3 simpatici blogger che ieri sera hanno egregiamente condotto la prima puntata radiofonica sul precariato, le dinamiche giovanili del lavoro, la vita quotidiana. Hanno parlato di come andare avanti con circa 1000 euro al mese, beh io a quella cifra non ci arrivo da un bel pò e se non fosse per qualche lavoretto di comunicazione e grafica rimediato qua e là, pagato come collaborazione occasionale, ovviamente, a quest'ora non credo avrei avuto la forza di scrivere nemmeno questo post. Non ho mai mollato e ho sempre vinto le mie battaglie, continuerò a sfiancare il mondo del lavoro inviando cv, ma del sistema lavoro mi fa incazzare una cosa più di tutte: i consigli, le correzioni gratuite, le dritte, le informazioni. Dei raccomandati. Ma sta gente de che cazzo parla? Tuo padre è qualcuno, sei amico di qualcun'altro, tua madre fa qualcosa? Lavorate grazie ad un favore e non per tuo merito, per cortesia abbiate la decenza di stare almeno zitti. Non ve ne faccio una colpa, siete riusciti nell'impresa titanica di trovare un lavoro stabile e va bene così, ma non alimentate la mia voglia in continua espansione di mandarvi allegramente a cagare. Grazie.

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