lunedì 12 novembre 2007

Sabato pomeriggio, a Roma, all'Auditorium del Massimo, si è tenuta l'assemblea regionale del Partito Democratico. Bisognava eleggerne il presidente. Io e Marco rappresentavamo Generazione U. Le operazioni di voto, secondo il programma iniziavano alle 12:00. Alle 12:30 ancora niente. Non riuscivo a capirerne il motivo, ma dal palco dell'assemblea arriva la spiegazione: 2 candidati su 3 si erano ritirati. Autonomamente, la Mezzabotta ha proposto semplicemente di non votare. "Visto che è rimasto un solo candidato - ha detto - eleggiamo direttamente lui!". Incredibile, troppo. Nicola Zingaretti sale sul palco e, giustamente aggiusta il tiro dicendo che si ha tempo fino alle 14:00 per presentare altre candidature avallate da almeno dieci firme. Iniziano le riunioni tra gli ex DS, gli ex Margherita e l'area bindiana. "Area bindiana" è l'espressione che una signora bassina molto influente ha usato durante la breve interruzione dei lavori per spiegare a me e Marco cosa fosse successo. Realmente. In pratica uno dei tre candidati si ritira, per dare più probabilità ad un ex diessino. Questo ex diessino è donna, di colore, extracomunitaria, impegnata politicamente. L'identikit perfetto per dimostrare realmente che le parole del 14 ottobre non erano chiacchiere. Succede che per protesta si ritira anche l'area bindiana. Non ho capito protesta verso chi o verso cosa, resta il fatto che era rimasta solo questa ex diessina alla carica di presidente di assemblea. Alle 14:30 circa si aprono finalmente le operazioni di voto e i tre candidati sono Calisse, Ceci e Lagrimino. 3 donne, perfetto. Come rappresentante di Generazione U, avevo il ruolo di scrutatore. Credo che l'interpretazione semantica del termina scrutatore, non conceda molte interpretazioni tranne che per un signore anziano con gli occhiali, facente parte dell'UTAR, il quale voleva relegarmi in un angolo per tutto il tempo delle operazioni e chiamarmi, qualora fosse necessario, al momento della conta delle schede. Solo l'intervento della mia parte diplomatica (per parafrasare Caparezza), ha evitato il peggio. Su circa 475 votanti, la Lagrimino conquista più della metà delle preferenze. Insieme a Marco, mi reco in sala per assistere alla "premiazione". Si discutevano anche alcuni ordini del giorno, ma uno in particolare è stato divertentissimo. Partecipazione pubblica al quotidiano L'Unità. Era impossibile capire se, per alzata di mano, l'ordine del giorno fosse stato approvato, respinto o avessero vinto gli astenuti. Quindi i membri dell'UTAR hanno dovuto sezionare la sala in zone e andare a contare le mani alzate...vabbè...Proclamata la Lagrimino ed ascoltatone il profondo discorso di ringraziamento, sono andato via. Di seguito il video della mia giornata che presenta la sala congressi vuota e la zona bar piena, la spiegazione di Zingaretti all'imprevisto cambio di programma, la simpatica nomina del rappresentante di assemblea e il discorso finale.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

me devi 'na cena...

HeMO! ha detto...
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HeMO! ha detto...

esagerato...mo una cena mi sembra troppo! facciamo un aperitivo? Magari insieme a Cristian, DeA, al Missile Umbro e Big Boss, che ne dici?

Cyrano ha detto...

In realtà la Calisse ha annunciato al momento del ritiro della sua candidatura che convergeva su Margarit. Cosi come il fatto che la sua candidatura sia stata ripresentata proprio perchè quella di Margherit è stata ritirata.

HeMO! ha detto...

Cyrano quello che dici è esatto, ma non ti sembra una politica dozzinale?
Perchè ritirare una candidatura, poi ripresentarla e ritirarne un'altra?
Secondo me la cosa dimostra che il Partito Democratico, purtroppo, molto unito non è. Anzi, si prendono degli accorgimenti perchè tutti siano contenti.

Cyrano ha detto...

Una candidatura si ritira se si verificano condizioni che danno senso a quell'azione politica. Ci si ritira per protesta o per dimostrare convergenza. Quando in modo inaspettato cambiano le carte in tavola allora si puo' essere costretti a presentare una nuova candidatura. Io credo ci sia bisogno di un partito unito, il che non vuol dire un partito di persone che pensano tutte le stesse cose, anzi. Quanto è avvenuto sabato purtroppo sembra invece voler dimostrare il mantenimento di certi assetti e meccaniche.

Anonimo ha detto...

mamma mia

sti direttisti c'hanno da fà

qualcuno mi dice che voglio trovare la solita scusa,
ma io continuo imperterrito:
"solo uno è riuscito a creare qualcosa di impeccabile, e c'ha messo 7 giorni(in uno s'è riposato) e comunque lo si sta distruggendo quel qualcosa.
Quindi, per ora e solo per ora, accontentiamoci di appena qualcosa in più dell'insegna della ditta"

a presto risentirci (al max domenica)
ftc

Anonimo ha detto...

quando sei comodo poui rispondermi sono sempre l'anonimo della roma5