venerdì 9 novembre 2007



Durano due ore le gesta di Johnn McClane. Questa volta l'attacco è informatico, gli USA sono messi in ginocchio da uno scialbo cattivo di turno. Il film scorre via veloce, adrenalinico, con una bella regia che ricorre molto al controcampo e ad alcune riprese rasoterra. E poi c'è Bruce. Parliamoci chiaro, gli anni passano anche per lui che da ragazzino credevo immortale. Il trucco è perfetto, lascia trasparire l'età, com'è giusto che sia, riuscendo a far vedere le rughe nonostante la necessità del cerone per disegnare le ferite. La trama non è il massimo, anche perchè alcuni personaggi sono amorfi. Penso ad un cattivo piccolo piccolo e al capo della FBI che passa il tempo al telefono e niente più. Ma la delusione più grande è vedere Bruce Willis che guida. Piano piano. Ma come? In "Duri a Morire" (Die Hard 3) viaggia a 200 all'ora, disattiva l'ESP, tira il freno a mano e nel testa-coda spara agli inseguitori...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

non ho il coraggio di andarlo a vedere!
sono troppo innamorato di 'trappola di cristallo', e ho paura che sia l'ennesimo sequel che svilisce il primo grande film!

HeMO! ha detto...

Lorenzo, fidati, è un film da vedere perché Bruce anche a sessant'anni regge la botta!

Anonimo ha detto...

ovviamente da sottolineare la finezza del linguaggio,soprattutto quando giura al terrorista che lo avrebbe preso.é proprio un poeta