sabato 29 settembre 2007

Il calcio è una mia grande passione. Questo sentimento credo sia dovuto ad una forte sensazione di tribalità. Un ritorno alle origini dell'uomo quando l'appartenenza ad un gruppo garantiva maggiori possibilità di sopravvivenza. Non che adesso per sopravvivere sia necessario far parte di un gruppo, ma sicuramente è importante per la continua possibilità di raffrontarsi con altri. Nel mio quartiere c'è una squadra, nata lo scorso anno, che ho iniziato a seguire con dedizione in casa ed in trasferta. E' una delle tante squadre capitoline, ma questa ha la peculiarità di avere una struttura quasi orizzontale. Non esiste un presidente vero e proprio, o meglio, c'è ma lo è solo sulla carta, esiste un gruppo direttivo che si riunisce periodicamente e decide sul da farsi. I giocatori, contribuiscono al mantenimento della società con una quota mensile minima (mi sembra 5 euro) e vengono multati per tutti gli atteggiamenti antisportivi. L'idea di strutturare una società in questo modo sembra bizzarra eppure funziona. Lo scorso anno disputavano il campionato di III categoria, ma grazie alla conquista della finale play off, durante questa stagione disputeranno il campionato di II. Non male per essere una matricola...

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